Il caso affrontato dalla Corte riguardava un imprenditore condannato per la morte di un lavoratore durante attività di manutenzione. L’azienda aveva un MOG231, ma non aveva implementato misure pratiche per garantire la sicurezza. La Cassazione ha ribadito che l’assenza di un’applicazione concreta e costante del modello organizzativo porta alla condanna dell’ente.
Uno degli elementi centrali della sentenza riguarda il cosiddetto “vantaggio” che un’azienda può ottenere dall’omissione delle cautele sulla sicurezza. La Corte ha stabilito che il mancato investimento in sicurezza può essere considerato un vantaggio economico illecito, sufficiente per fondare la responsabilità dell’ente secondo il D.Lgs. 231/01.
Molte aziende pensano che ottenere la certificazione ISO 45001 sia sufficiente per evitare responsabilità, ma la Cassazione ha chiarito che il parametro di riferimento resta l’art. 30 del D.Lgs. 81/08. Questo articolo stabilisce che il MOG231 deve:
✅ Prevedere misure concrete per la sicurezza sul lavoro
✅ Essere effettivamente attuato
✅ Essere aggiornato e migliorato costantemente
Non basta avere un documento che descrive procedure e protocolli: il MOG231 deve essere parte integrante della cultura aziendale. Un modello “di carta”, non applicato e non aggiornato, non protegge l’azienda da responsabilità penali e amministrative.
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